LA VERITA’ DI AMELIA

di Kimberly McCreight, ed.Nord  2014 p. 398

A chi?

A studenti e studentesse dai 13 in su, ai genitori e naturalmente alle care e ai cari colleghi.

Perchè spesso ci sfuggono troppe cose e non ce ne rendiamo conto.

E’ una storia coinvolgente, lo so perché è piaciuta alle mie studentesse e ai miei studenti e perfino ai genitori che sbirciano, per curiosità o per mania di controllo, nelle liste dei libri che assegno per l’estate. La protagonista è Amelia, una studentessa di quindici anni,  seria, sensibile, appassionata di Virginia Woolf (molto raro) e poco omologata; non conosce il padre, ha una madre molto lanciata nella professione di avvocata che le dedica poco tempo, ma di qualità; frequenta una scuola prestigiosa, ma con radicate e celate confraternite.  La fine di Amelia  dà inizio alla storia che si sviluppa come un giallo, svelando prima cause o poi  presunti colpevoli.  Colpevole potrebbe essere la madre amorevole, ma latitante, colpevole potrebbe essere la scuola con la sua organizzazione omertosa, colpevole l’insegnante troppo amica,  colpevoli le compagne invidiose e spesso crudeli, colpevole il padre sconosciuto, insomma fino all’ultimo è un crescendo di accuse e condanne. Certamente non vi svelerò la fine, ma vi lascio con una frase tanto scontata quanto vera: quel che appare, non è mai quel che è. Dimenticavo, il bullismo e i segreti degli adolescenti rendono questa lettura molto proficua: abbiamo sempre da imparare.

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Stefania Zambardino

Docente di materie letterarie in un liceo romano, bibliotecaria, curatrice di una rubrica on line “Leggerete” di studi di genere, appassionata femminista umanista informatica, immersa nel mondo dei libri e degli ebook.

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