LA STORIA DI MINA
romanzo di David Almond – Recensione scritta da Sofia Dibenedetto, classe 2^B, scuola media Matteo Ricci di Milano –
La trama
Il libro narra di una bambina, Mina, considerata da tutti stramba, che decide di scrivere un diario. Lei se ne sta sempre sul suo albero ad osservare il mondo. Non vuole andare a scuola, vuole imparare a casa con sua madre, ma le viene proposta una scuola dove ci sono i ragazzi come lei. Mina vive molte avventure, come ad esempio la visita nell’oltretomba.
La protagonista
Si tratta di una ragazza magra con i capelli corvini, gli occhi scintillanti e un viso pallido. Si veste sempre con vestiti che le nascondono il corpo per non essere al centro dell’attenzione. Gli altri la reputano una ragazza bizzarra, secondo me non lo è: ha un mondo tutto suo e questo mi piace perché a volte essere diversa, anche strana, è meglio che essere uguali agli altri.
Il brano preferito
La parte che mi ha colpito di più è la fine, quando finalmente Mina, dopo svariati tentativi, prende coraggio, scende dal suo albero, attraversa la strada, arriva dal figlio dei vicini e dice a gran voce: “mi chiamo Mina!” mi è piaciuta perché è stata molto coraggiosa a dire il proprio nome malgrado le sue fragilità.
Il giudizio
La storia è affascinante non riesci più a smettere di leggerla, è intrigante, originale. La scrittura è abbastanza semplice anche se a tratti elaborati. Ha un ritmo incalzante.
La citazione
«A volte vorrei tornare nella galleria da sorella maggiore per abbracciare me stessa e dire: “Mina stai tranquilla. ti prometto che tutto andrà meglio e ti sentirai più forte”» (pag. 60). Ho scelto queste parole perché Mina voleva tornare nell’oltretomba, come sorella maggiore di sé stessa, ad abbracciare la Mina da bambina che voleva cercare di riportare al mondo suo padre.
Il finale alternativo
La storia immagino che potrebbe continuare in questo modo: Mina, dopo aver preso più sicurezza presentandosi a Michael, torna a casa e dice alla madre che il giorno seguente sarebbe andata alla Corithian Avenue. E che ci sarebbe rimasta per sempre.
Il voto
Complessivamente la storia è scritta in modo chiaro, la vicenda è accattivante, molto intrigante. Per questo motivo il mio voto è 9,5.
Sofia Dibenedetto