A chi fa l’insegnante-genitore …

– da Cristiana La Capria –
Chi ha un genitore che insegna di solito non lo va a raccontare in classe, lo tiene segreto. Perchè quando i compagni vengono sapere che la migliore in matematica ha la madre che fa l’insegnante di matematica, tirano un sospiro di sollievo e malignamente si spiegano così la sua bravura: la fanciulla non è un abile di suo, ma è avvantaggiata da una madre professionista che l’aiuta nei compiti e le spiega le lezioni difficili. Davanti a una così ogni concorrenza viene meno; fine della storia.
Invece la storia va aperta, eccome, perché solleva non pochi problemi a chi è un genitore che fa anche l’insegnante e che prova, tenta, insiste a volere aiutare e sostenere nello studio il proprio figlio. La storia coinvolge tutti quelli che si trovano a ricoprire il doppio ruolo di genitore e di insegnante; cioè praticamente tutte le insegnanti che hanno figli!
L’insegnante–genitore dovrebbe fare solo il genitore con il figlio e solo l’insegnante con l’alunno. La cosa è talmente banale da essere molto raramente rispettata. I ruoli vengono invece confusi, il genitore si veste da docente a casa e si intrufola nelle faccende scolastiche della figlia suggerendo metodi, tecniche e strategie diverse da quelle che lei sta seguendo con il proprio docente legittimo. Altre volte l’insegnante-genitore si mette apertamente in competizione con l’insegnante legittimo criticandone le impostazioni didattiche, la preparazione e perfino lo stile e il comportamento, lo fa a casa e lo fa a scuola durante i colloqui individuali e durante i consigli di classe.
Risultato: l’insegnante-genitore rende inutilmente complicata la vita del proprio figlio che non sa più a chi dovere dare retta; rende frustrante la propria stessa vita di genitore quando si rende conto che malgrado ogni sforzo il figlio se ne infischia dei suoi suggerimenti; rende avvilente anche la propria vita di insegnante alla continua ricerca della perfezione degli insegnanti legittimi, alla continua ricerca di estenuanti competizioni professionali.
E allora quando si sente definire complicato il rapporto tra il docente e il genitore a causa del fatto che quest’ultimo tende a scavalcare e sostituirsi al docente indebolendo così la natura collaborativa delle figure adulte a favore degli studenti, si pensi bene che spesso sono gli stessi docenti che, in quanto genitori, vanno a mettere alla prova la pazienza dei loro stessi colleghi nella parte distruttiva di genitori-insegnanti che hanno smarrito il senso del limite.
L’insegnante-genitore, proprio perché conosce bene la natura dei due ruoli, potrebbe rende fertile tale sapere rispettando e nutrendo entrambe le funzioni e comprendendo con più intensità sia quelli che nella scuola sono solo genitori, sia quelli che sono solo insegnanti. Potrebbe mettere a disposizione tale esperienza riuscendo a comprendere meglio i genitori con cui si relaziona in quanto insegnante e riuscendo a comprendere meglio anche gli insegnanti con cui si relaziona in quanto genitore. Ecco la forza del genitore-insegnante. Ma questo, accidenti, lo sanno ancora in pochi.