A PELLE

A PELLE
di Cristiana La Capria, StreetLib 2018, pagine 96

A CHI?
A docenti senza dubbio. Ma anche a giovani dai sedici anni in su e a adulti curiosi di arrivare fin sotto la pelle dei legami umani.

PERCHE’?
Per scivolare – facendo attenzione a non leggere troppo rapidamente – tra le pieghe dell’invisibile e imparare a decifrare quei segni dell’amore che sfuggono a occhio nudo.

IL LIBRO:
La linea oscillante di un incontro vietato ha inizio negli spazi di una scuola perfetta che sta, imponente, nel bel mezzo del mare di Napoli, una città rifiorita, in piena trasformazione.
In occasione delle selezioni per assumere nuovi docenti arriva anche Lawrence, appositamente da Boston, e affronta insieme a molti altri aspiranti una serie imprevista di test e prove psico-attitudinali tra cui un lungo colloquio clinico in una stanza dalle pareti di vetro scuro.

Dietro è seduta Regina, psicoanalista e vicedirettrice della scuola, incaricata di analizzare le caratteristiche dell’epidermide dei concorrenti, “perché la pelle è una superficie che, se ben osservata, rivela tracce di stati mentali a volte inespressi o inediti”. Invisibile agli occhi dei candidati, lei esplora ciò che non è visibile facilmente: i nei, le macchie, le cicatrici, le eventuali dermatiti che segnano la pelle degli aspiranti docenti. Regina spia i concorrenti, lo fa perché, come confesserà in seguito:

“la scuola mi ha assunta per rilevare quei sintomi epidermici che possono indicare sospetti malesseri o connotazioni non adatte agli addetti a lavorare nel mondo dell’istruzione. Ci sono attitudini, predisposizioni, o peggio, patologie che non sono ammissibili per gente che di professione vuole fare l’insegnante.”

La fisionomia della pelle di Lawrence fa scattare agli occhi di Regina il colpo di fulmine, un amore a pelle. Ma l’incontro trascina con sé una passione troppo difficile da gestire, al punto da provocare un omicidio. A raccontare della linea tortuosa della storia sono lui e lei che, alternatamente e senza sosta, fanno emergere di sé due profili molto diversi, eppure uniti dal modo irrimediabilmente contorto di raffigurarsi la realtà. Sul finire della vicenda salterà fuori ancora un’altra voce, imprevedibile, che tenterà di indagare le ragioni di quelle tracce sulla pelle.

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Stefania Zambardino

Docente di materie letterarie in un liceo romano, bibliotecaria, curatrice di una rubrica on line “Leggerete” di studi di genere, appassionata femminista umanista informatica, immersa nel mondo dei libri e degli ebook.

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