– da Cristiana La Capria –
Insegno storia e italiano in una Scuola secondaria di secondo grado.
Penso di essere capace di identificarmi con le mie alunne – quasi tutte femmine, e capire cosa possa passare per la testa di una ragazza di quindici anni che sta dietro i banchi per ore e ore. Io riesco a capirlo e provo a insegnare come credo possa essere meglio per lei, per loro. Io riesco a sentirmi vicina alle mie studentesse perché mi ricordo ancora bene cosa provavo io alla loro età, quando ero io a stare dietro il banco. Le mie alunne mi perdonano se dimentico una data, se confondo il nome di una battaglia. Non perdonano facilmente se mi distraggo da ciò che sentono, da ciò che vogliono. Il giorno in cui dovessi accorgermi di essermi dimenticata di me a quindici anni, sarò sicura che avrò dimenticato anche le mie alunne. E allora sarà meglio smettere di fare questo mestiere.
Cristiana La Capria