GUUS KUIJER, IL LIBRO DI TUTTE LE COSE, SALANI EDITORE

Le classi prime (sezioni A, B, C, E, F, H, O, P) della Scuola Statale Secondaria di primo grado “Giacinto Diano” di Pozzuoli hanno partecipato al Progetto “Lettori in gioco”. Un torneo di lettura, che per quest’anno, a causa del Covid 19, non si è concluso con la canonica sfida tra classi. Durante l’anno, gli alunni hanno letto sette romanzi di autori classici e contemporanei e di vario genere: dall’avventura al fantasy. A fine anno i ragazzi sono stati impegnati nella recensione di quei libri che li avevano maggiormente colpiti. Vi presentiamo qui due elaborati selezionati dai docenti di Approfondimento che hanno collaborato al progetto, Francesco Saverio Annunziata, Luisa De Rosa, Anna Florena e Susy Scotto di Carlo, e dai docenti referenti del progetto stesso, Daniela Contrada e Giuliana Manna.

Tra i libri proposti ai nostri alunni, figura il romanzo per adulti e bambini dello scrittore olandese Guus Kuijer, Il libro di tutte le cose, pubblicato nella Collana Piccoli Salani e vincitore del “Premio Andersen” 2010. Un libro ricco di emozioni, che colpisce al cuore e rende indimenticabile la figura del piccolo protagonista, coraggioso, ironico e ricco di vera spiritualità. Una storia tragica di violenza domestica, raccontata con una vena surreale, una storia che ribadisce ancora una volta l’importanza dei libri come strumento di emancipazione. Ecco le recensioni dei nostri giovani lettori!

Il libro di tutte le cose, recensione di Vincenzo Maiello, Classe I E

La storia

L’autore racconta la storia di un ragazzino di nome Thomas che ha un segreto: vede cose che gli altri non vedono. Ha un padre violento e cattivo, ma sogna di essere felice. La sua vicina strega gli dice che per iniziare non dovrà avere più paura.

Il protagonista

Thomas è un ragazzino di nove anni e ha la capacità di vedere cose che gli altri non vedono, racconta tutte le sue giornate nel libro di tutte le cose. È affettuoso, gentile e curioso.

La citazione

La frase che mi è piaciuta di più è quella della scena in cui la signora Van Amersfoort chiede a Thomas cosa vuole diventare da grande e lui risponde soltanto: “Felice”… “Da grande diventerò felice”.

La scena

La mia scena preferita in questo libro è stata quando la sorella di Thomas, Margot, per proteggere la mamma minaccia il padre con il coltello utilizzato per tagliare la carne.

Il voto

Il mio voto per questo libro è 7. È un libro scritto molto bene, inizialmente la storia può sembrare un po’ triste, ma superando i primi capitoli diventa sempre più avvincente. Rispecchia temi molto importanti e lo consiglio a tutti i ragazzi della mia età.

Il libro di tutte le cose, recensione di Sara Parascandolo, Classe I P

La Storia

Questo libro di Guus Kuijer narra la storia di un ragazzino novenne di nome Thomas Klopper, che ha un padre severo e violento che mette al primo posto la sua religione e il suo Dio. Thomas vive con i suoi genitori e sua sorella maggiore Margot, che poi lo aiuterà a far rendere conto al padre che picchiare una donna è sbagliato. Oltre che da Margot, Thomas riceve aiuto anche dalla sua vicina: la signora Van Amersfoort. La signora Van Amersfoort vive da sola e porta sempre vestiti neri, ha i capelli raccolti in una cipolla grigia e per compagnia ha due gatti neri. È considerata da tutti i ragazzini del quartiere un strega, mentre il signor Klopper, nonché padre di Thomas, la considera una comunista. Thomas comincia a conoscere la sua strana vicina di casa perché un giorno decide di portarle la spesa, visto che la signora era in difficoltà. Dopo essere entrato in casa sua ed aver bevuto una tazza di tè, Thomas vede tutti i libri fluttuare, compreso lui; la vicina prima di farlo andare via gli dà un libro, anche se suo padre è contrario, perché rimane sempre dell’idea che la signora Van Amersfoort sia una comunista. Dopo che Thomas conosce meglio la sua vicina, crea un club di lettura, da questa esperienza Thomas capisce che la sua vicina non era una strega e che tutti possono cambiare, perfino suo padre cambia e comincia a non picchiare più sua moglie, ma comincia ad apprezzarla e non farla sentire sbagliata.

Il protagonista

Thomas ha un segreto che non ha mai rivelato a nessuno, cioè quello di poter vedere cose che gli altri non vedono, ma non fantasmi o folletti, ma la realtà così come si presenta. Thomas ha un sogno: diventare felice. Purtroppo Thomas vive in un mondo dove molte cose non gli sono chiare e, grazie alla sua immaginazione, riesce ad interpretarle a suo modo; per esempio la gamba di cuoio della bellissima Eliza per lui è fantastica e spera che un giorno lei possa vivere in un castello maestoso con una bellissima macchina oppure vede sua madre pura come un angelo, che viene picchiata ingiustamente da suo padre, perché la considera sbagliata. In realtà il libro di tutte le cose è semplicemente un quaderno dove Thomas Klopper scrive i suoi pensieri e le sue osservazioni sul mondo che lo circonda.

Il giudizio

Con questa libro ho capito non solo che il valore delle parole e dei gesti sono importanti, ma anche che le persone vanno conosciute e non giudicate solo perché hanno una gamba di cuoio o perché si vestono di nero e vengono considerate comuniste. Anche Thomas capisce che sua sorella Margot non è una ragazzina frivola e insolente ma una sorella generosa e responsabile, che fa di tutto per far capire a suo padre gli errori che stava commettendo. Questo libro mi ha lasciato all’inizio un senso di inquietudine, perché consideravo il signor Klopper violento e irrispettoso nei confronti della moglie, ma poi mi sono resa conto che tutti commettiamo degli sbagli inconsapevoli di quello che facciamo e con piccoli gesti, tutti possono cambiare ripercorrendo i propri passi.

 

Daniela Contrada

Grafica pubblicitaria, storica dell’arte e restauratrice, ha operato a lungo nei rispettivi settori prima di dare sfogo alla sua creatività nell’insegnamento di materie letterarie presso la scuola secondaria di primo grado.

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