IL DIARIO SEGRETO DI ADRIAN MOLE

– LA VITA DI UN RAGAZZO SFORTUNATO –

Questo romanzo è una storia di formazione, ha la struttura di un diario che viene scritto da Adrian Mole, un ragazzino di tredici anni, figlio unico con genitori che bevono, fumano e lo trascurano.

Il primo giorno di scuola c’è una nuova compagna di cui lui si innamora subito. Adrian ha un incarico assegnato della scuola: badare a un pensionato di nome Bert Baxter che vive tra la spazzatura. A scuola c’è un bullo che all’inizio gli ruba i soldi. I suoi genitori si separano e la mamma scappa con il vicino di casa, lasciando figlio e marito soli. Nel frattempo lui perde Pandora, con la quale poco prima si è fidanzato.

Il protagonista, Adrian Mole, vive una vita difficile, è trascurato dalla famiglia e dagli amici, ma la passione per la scrittura lo porta ad essere famoso nella scuola e a fidanzarsi. Siccome la sua famiglia non è in una situazione economica buona, ha un abbigliamento trasandato.

La parte che più mi ha colpito in positivo è stata quando la BBC gli spedisce una lettera con scritto che sono state apprezzate le sue lettere, perché mi ha fatto capire che, se uno rincorre i propri sogni e ci crede, li può realizzare. La parte che mi ha colpito in negativo è stata quando il padre per più di un mese non considera il figlio, facendogli rassettare la casa e preparare da mangiare, perché mi rendo conto che la mia famiglia, invece, mi sostiene e mi dà affetto, e non riesco ancora a capire come un padre possa dimenticare totalmente i bisogni del proprio figlio.

La storia mi è piaciuta molto, l’ho trovata intrigante, infatti non riuscivo a smettere di leggere, volevo sapere come andava a finire. Il ritmo è a tratti lento, perché descrive nei minimi particolari ogni giornata e mi è sembrato, a volte, un po’ noioso. Il brano che più mi ha colpito è: “Una lettera della BBC!!! Una busta bianca e oblunga con su scritto BBC in stampatello rosso. C’erano il mio nome e indirizzo! Vorranno le mie poesie!” (pag 34). Mi ha colpito perché ho capito quanto Adrian fosse esaltato nel vedere quella lettera e ho capito quanto fosse importante scrivere per lui. Un finale alternativo potrebbe essere quello in cui la mamma non ritorna a casa, ma rimane con il signor Lucas perché con lui sta bene e Adrian e Pandora non si rimettono insieme perché non si piacciono più, ma la nonna, gentile, presta i soldi al padre che riesce a trovare lavoro e finalmente, lui e il figlio Adrian riescono ad avere una vita serena. Ho trovato la storia molto bella e interessante e, soprattutto, coinvolgente, ma in alcuni punti è ripetitiva perché descrive troppo nei particolari la giornata trascorsa e, quindi, risulta pesante.

Il voto è 7 perché poteva essere scritto con più fluidità, ma è una bella storia e in alcune parti mi sono immedesimata.

Giulia Ubezio, classe 3ˆB – Scuola media Matteo Ricci – Milano

 

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Cristiana La Capria

Insegna appassionatamente lettere in una scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di pedagogia delle differenze e studia il potenziale educativo di cinema e narrativa. Si occupa di formazione degli insegnanti. Scrive saggi e ultimamente testi di narrativa.

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