LA GRANDE DEL MEDIOEVO
Quanto segue è uno scritto di Yency Lopez mentre l’immagine di copertina è un disegno di Alicia Campedelli, entrambe studentesse del 3°anno dell’Istituto tecnico “Caterina da Siena” di Milano – La storia di Eleonora di Aquitania non si trova, di solito, nel libri di letteratura da studiare a scuola. Peccato perché Eleonora, oltre ad essere nipote di Guglielmo di Aquitania, il primo poeta trovatore che scrisse nella Francia medievale poesie in lingua volgare d’oc, era di una esagerata bellezza e aveva un carattere forte.
Riuscí nell’intento di essere compiutamente donna in un mondo di uomini, con cui battagliò, vinse e perse trattandoli alla pari.
Fu una delle prime donne a creare una corte letteraria in Francia.
Naque in Aquitania (Francia) un luogo molto ricco. Molto presto Eleonora divenne duchessa, e alla morte del padre, si trovò capo di stato.
Si sposò con Luigi VII re di Francia. Inizialmente i due si trovarono molto d’accordo ma presto il matrimonio andò a rotoli : Luigi, al fianco di una donna così determinata, si sentiva un re dimezzato e la stessa Eleonora si sentiva una regina in catene. Eleonora veniva anche soprannominata Alienor, l’aliena, perché faceva tutto di testa sua e, così facendo, si distingueva da tutte le altre donne di corte; ma lei non dava importanza alle chiacchiere.
Non appena libera dal legame con Luigi, si sposò con Enrico di Normandia che presto divenne re d’Inghilterra e così lei fu nuovamente regina. Ebbe quattro figli tra cui Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra che, non solo entrarono nella storia, ma si imposero anche nella leggenda. Eleonora li amò molto anche se li usò come pedine nelle lotte contro il padre proteggendoli, però, anche se a suo modo. Riccardo si volle comportare da eroe e, per volere della madre, partì per la crociata abbandonando il regno nelle mani di un fratello di cui non si doveva fidare. Quando Riccardo venne catturato da un Asburgo fu Eleonora a muoversi per trovare il riscatto. Alla morte di Riccardo, appoggiò il figlio Giovanni che amò di meno rispetto a Riccardo, ma che era pur sempre suo figlio. A ottant’anni entrò in convento, e alla sua morte si ebbe la sensazione che fosse stata lei a voler abbandonare il mondo e non viceversa. Insomma una donna capace di combattere, che adorava la cultura, che sapeva amare. E soprattutto capace di essere autonoma in un mondo, quello del Medioevo, in cui la donna contava poco più di zero.
Yency Lopez