Motivazione

– da Alessandra Punzo –
Anche quest’anno ho cambiato scuola …
Entro in classe e mi trovo
davanti trenta ragazzini spaventati del primo anno di un Liceo Artistico a
indirizzo musicale.
Raccolgo le idee, so che l’impatto con la classe è importante e che
devo subito fare chiarezza su alcune questioni base d’impostazione.
L’obiettivo è motivarli, interessarli, se non riuscirò a farlo
impareranno (orrore!!!!) a memoria le mie lezioni.
Si aspettano che li faccia scrivere o leggere. Sono la loro prof
d’Italiano e Storia. Spiego che la Letteratura è affare complesso che
studieremo non soltanto sul libro di testo ma parleremo di tutto ciò
che è attinente: un film, un brano studiato o composto (studiano già
da anni uno strumento) di una Mostra che ci ha interessato e così
via….li guardo, quattordicenni confusi…ma so che anche se non
afferrano del tutto le cose che dico, capiranno, ognuno con i propri
tempi, ma un varco è aperto e questo per ora basta.
Propongo un libro di Pontiggia sulla disabilità e prendo il giornale
che avevavo lasciato sulla cattedra entrando in classe.
Mi rivolgo alla classe e chiedo: chi sono i vostri miti? qualche
coraggioso cita nomi di calciatori e cantanti altri tacciono ancora
intimiditi dalla sconosciuta che si rivolge loro.
Spiego che uno dei miei miti è Giancarlo Siani a cui è dedicato
l’articolo che sto per leggere.
Suona la campanella e attendo che escano dall’aula e guardandoli penso
a tutte le cose che insegnerò loro e a tutte quelle che imparerò io.