– di R.J. Palacio, Edizione Giunti 2013 –
A CHI? Soprattutto a chi frequenta la prima media ed è maschio.
PERCHE’? Per apprezzare la bellezza di una storia semplice che ha come protagonista un antieroe che, come tale, è molto più vicino alle emozioni e al vissuto di chi legge e, quindi, riesce a mostrare una realtà alternativa a quella fatta di demoni ed eroi.
IL LIBRO: La storia narra di un ragazzo newyorkese che, per colpa di una malattia, è deformato in faccia, e dovrà andare alle medie ma, visto che gli anni scorsi è restato a studiare a casa, per lui sarà un’impresa andare a scuola dove dovrà costruire il rapporto con i prof e i compagni, alcuni dei quali, dopo un primo momento di ostilità, si sono mostrati gentili con lui, soprattutto Jack, Summer e Charlotte.
August, detto anche Auggie, è un bambino intelligente e simpatico, ed è un fan di “Star wars” e per questo s’è fatto la treccia alla Jedi; è magro e ha un’altezza media.
La parte positiva è stata quando alla fine lo hanno premiato per essere stato un bravo studente: il motivo è che anche se non sei bello fuori basta essere bello e bravo dentro; la parte negativa è stata quando il cane di Auggie, Daisy, muore di malattia. Il motivo è che mi sembra triste la scena dove se ne va per sempre qualcuno che ami, che non vorresti che se andasse mai.
Per me questa storia è stata avvincente per le azioni e i fatti, ma un po’ noioso durante i dialoghi, invece il ritmo mi è sembrato misto, con scene lente e veloci, ma è anche stato bello leggere i diversi capitoli dei conoscenti di Auggie: per esempio nella parte terza il narratore è Summer e nella quinta è Justin, il fidanzato di Olivia, la sorella di August.
“Fa tutto il bene che puoi, con tutti i mezzi che puoi, in tutti i modi che puoi, in tutti i luoghi che puoi, tutte le volte che puoi, a tutta la gente che puoi, per tutto il tempo che riesci”. (Regole di JhonWesley, – precetto di maggio, pag. 281). Ho scelto questo brano perché spiega che se faI del bene vaI avanti nella vita, e poi perché fare del bene ti rende felice.
Io propongo questo finale alternativo: era una di quelle meravigliose giornate di giugno in cui il cielo era azzurro, Auggie stava camminando con Summer, Jack e i loro parenti. A un certo punto arriva un bambino con un gelato in mano che urla aiuto c’è un mostro, riferendosi a Auggi che scappa via piangendo. I genitori cercano di farlo calmare. A casa la mamma telefona a un chirurgo all’ estero che lo fa guarire dalla malformazione, rendendolo un ragazzo con un viso regolare.
Il libro mi è piaciuto perché spiega che è la bellezza interiore delle persone che conta.
Di voto do 9/10 perché mi è piaciuto tantissimo, anche se l’ avrei chiamato “AUGUST IN THE SCHOOL”.
Lorenzo Spaccarelli – 1ˆA – SMS “Dante Alighieri” di Pero (Mi)